lunedì 19 aprile 2021

The Wizard of Lies

anno: 2017
regia: BARRY LEVINSON
genere: drammatico
con Robert De Niro, Michelle Pfeiffer, Lily Rabe, Kristen Connolly, Hank Azaria, Nathan Darrow, Alessandro Nivola, Kathrine Narducci
location: USA
voto: 7,5

La più grande truffa finanziaria della storia americana ha come protagonista Bernie Madoff, un bagnino ebreo diventato il presidente del Nasdaq. Proprio così: presidente del Nasdaq. Un essere talmente malvagio da essere paragonato a Ted Bundy, il serial killer che dormiva a fianco delle teste mozzate delle sue vittime. Lo schema Ponzi applicato da Madoff arrivò alla cifra impensabile di 65 miliardi di dollari: un castello di carte costruito coinvolgendo moglie (una sempre bellissima, ma scheletrica Michelle Pfeiffer), fratello e figli, tutti ignari, tutti abilmente manipolati, tutti vessati dalla sua tirannia.
Il notevolissimo film di Barry Levinson (uno dei suoi migliori, con Good Morning, Vietnam) è il racconto - attraverso l'espediente narrativo di una lunga intervista in carcere - del momento in cui quel castello di carte venne giù, coincidendo con l'enorme crisi finanziaria del 2008. È anche la storia - girata benissimo - di un'autentica nemesi (i figli non gli sopravvissero), frutto di una truffa perpetrata per decenni con mefistofelica determinazione. Qualche lungaggine avrebbe potuto forse essere sacrificata, ma le due ore e un quarto scorrono comunque che è una bellezza, quasi tutte sulle spalle di un Robert De Niro tornato a giganteggiare dopo una serie di filmetti da strapazzo.

sabato 3 aprile 2021

Fabrizio De André e PFM - Il concerto ritrovato

anno: 2020
regia: VELTRONI, WALTER
genere: documentario
con Fabrizio De André, Dori Ghezzi, David Riondino, Franz Di Cioccio, Patrick Djivas, Piero Frattari, Guido Harari, Antonio Vivaldi, Roberto Colombo, Lucio Fabbri, Franco Mussida, Flavio Premoli
location: Italia
voto: 6 

De André non aveva un carattere facile e sul palco non arrivava sempre al massimo della lucidità. Certo è che non amava essere ripreso durante le sue esibizioni dal vivo, tanto è vero che per anni uno dei pochissimi concerti che si potevano vedere in televisione era quello per cui concesse la liberatoria, completamente ubriaco, a Sarzana, nel 1981. Altrettanto fece in occasione di uno dei tanti concerti che eseguì con la PFM nel 1978/79, quello che si tenne a Genova il 3 gennaio 1979, ripreso con zoomate improvvise e apparenti principî di Parkinson da Piero Frattari. Walter Veltroni ha miracolosamente recuperato le videocassette sulle quali fu registrato quel concerto e, senza miracolo alcuno (si vede da schifo, si sente passabilmente) ci ha fatto un film di un'ora e tre quarti. La prima mezz'ora, stringi stringi, è la cosa più interessante: "prezzemolo" Dori Ghezzi, che se non fosse stata la compagna di De André non se la filerebbe più nessuno da decenni, e alcuni esponenti (Franz Di Cioccio, Patrick Djivas, Franco Mussida, Flavio Premoli) di quella che fu una delle formazioni di punta del progressive italiano, la PFM, raccontano aneddoti su quella fortunatissima tournée che all'inizio sembrava destinata a scontentare tanto il pubblico rocchettaro della band quanto quello impegnato del cantautore. Alle loro testimonianze se ne aggiungono altre, come quella di David Riondino, che all'epoca apriva il concerto, del cameraman Piero Frattari e del notissimo fotografo Guido Harari. Filmati in parte su un treno, in parte nei luoghi - oggi desolati - dove si tenne quel concerto, i racconti aggiungono qualcosa anche per i più rigorosi esegeti del verbo di De André. Di suo, Veltroni ci mette la firma e pochissimo altro.