martedì 30 gennaio 2001

The family man

anno: 2001       
regia: RATNER, BRETT
genere: commedia
con Nicolas Cage, Tea Leoni, J.Piven, S.Rubinek, Don Cheadle, M.Vega, J.Sommer, J.Milkovich, R.Milkovich, L.Thornhill, H.Presnell, M.B.Hurt, A.Valletta, F.York, Robin Williamson, J.O’Donahue, D.Whitner, L.Lin, L.Lo Cicero, W.Stevens, T.J. Foster, I.Roseen, K.Leung, M.M.Reed, K.Walsh         
location: Usa
voto: 5,5

Jack Campbell (Nicholas Cage) è uno degli uomini d'oro di Wall Street: sempre elegante, ricchissimo, rigorosamente single. Tredici anni prima lasciò la fidanzata (Leoni) per uno stage a Londra e da lì cominciò la sua nuova vita. Ma un mattino, all'improvviso, Jack si ritrova con la sua ex-fidanzata e due figli. Cosa è successo? Perché i suoi vecchi colleghi di Borsa non lo riconoscono più? Come farà ad adattarsi ad un lavoro come quello di venditore di pneumatici? Ormai rassegnato alla nuova vita, Jack comincia a capire che il bello dell'esistenza sta nella sua dimensione affettiva. E quando sta per tornare alla "vita precedente" iniziano i veri timori.
A cavaliere tra La vita è meravigliosa e Sliding doors, il film scritto da David Diamond e David Weissman centra il bersaglio puntando tutto sull'effetto pirandelliano della vicenda. Tra garbati spunti comici e qualche inflessione smielata, il film procede senza perdita di colpi verso un finale dove trionfano i valori della famiglia ma nel quale è proprio il passaggio dall'una all'altra vita a risultare farraginoso e mal supportato sul piano narrativo.    

lunedì 29 gennaio 2001

Domani

anno: 2001       
regia: ARCHIBUGI, FRANCESCA 
genere: drammatico 
con Marco Baliani, Valerio Mastandrea, Ornella Muti, Ilaria Occhini, Patrizia Piccinini, J.Purefoy, Niccolò Senni, Silvio Vannucci, S.Vordemann, A.Wilson-Jones, D.Bracci, M.Moretti, M.Porena, Gisella Burinato, D.Ciuffi, R.Giovampietro, G.Pacini, I.Palmioli, O.Stracuzzi, P.Taviani, W.Toppetti, Raffaele Vannoli 
location: Italia       
voto: 8

Come cambia la vita di un paese come quello di Cacchiano Umbro, sconvolto dal terribile terremoto del 1997? Con prospettiva più intimista che sociopolitica, prova a raccontarcelo Francesca Archibugi, unica autrice del copione nel quale fa convergere le esistenze parallele del vicesindaco del paese (Marco Baliani) e della sua famiglia, di un operaio gay (Valerio Mastandrea) con madre svampita e gravemente malata a carico (Ilaria Occhini), di una maestra elementare col complesso del labbro leporino (Patrizia Piccinini), che si innamora del restauratore dell'affresco del Beato Angelico che ha reso famoso il paese e di Vale (Margherita Porena) e Tina (Michela Moretti), preadolescenti amiche per la pelle. 
La trama tessuta dalla Archibugi lascia sulle quinte la dimensione, appena accennata, dei risvolti politici e sociologici, che avrebbero caratterizzato il film se lo avessero girato Petri o Rosi, per concentrarsi sullo sfaldamento delle relazioni umane. La scossa della scala Mercalli si ripercuote ed intensifica nella vita della comunità di Cacchiano, mettendone alle corde le relazioni, spegnendone le passioni, precipitandone le crisi, uccidendone le speranze. Tra commozione partecipe, affresco corale di sentimenti ed emozioni, poesia, la splendida fotografia di Luca Bigazzi e un'intonatissima prova corale di attori, la Archibugi mette il sigillo al suo film migliore, lo stesso sigillo che i terremotati da quattro inverni stanno aspettando che venga tolto dalle porte delle loro nuove abitazioni. Nella colonna sonora compare Tu mi fai stare bene, di Biagio Antonacci.    

martedì 23 gennaio 2001

Il gusto degli altri (Le gôut des autres)

anno: 2000
regia: JAOUI, AGNES
genere: commedia
con A.Alvaro, J.P.Bacri, Brigitte Catillon, A.Chabat, A.Jaoui, G.Lanvin Moreno, A.Le Ny, C.Millet, W.Yordanoff, X.De Guillebon, R.Defour, B.Zaremba, S.Karmann, M.A.Brigot, R.Bacri, D.Carrè, C.Arnaud, R.Huguenin, J.M.Talbot, J.F.Levistre, D.Mahieu, S.De La Tousche
location: Francia
voto: 7
 
Un uomo d'affari (Jean Pierre Bacri) si innamora di un'attrice semi-disoccupata (Alvaro), amica di una cameriera (la regista Jaoui) che dopo tanto tempo re-incontra un autista col quale ebbe una relazione, che a sua volta è collega della guardia del corpo dell'uomo d'affari.
Co me ci vedono gli altri? Sembra essere la domanda latente che Agnes Jaoui si è posta per la realizzazione del film. E come dovremmo essere? Dopo una girandola di migrazioni del cuore e le difficoltà iniziali, l'intreccio offre ad ognuno dei protagonisti la propria tana sentimentale: come a dire che - superate le apparenze e con una minima dose di propensione al cambiamento - in amore la fortuna può girare dalla nostra parte. Nulla di moralistico nel film della regista francese: garbati doppi sensi, molta ironia e un plot narrativo solido contribuiscono piuttosto a fare di questo film una divertente commedia, giustamente candidata all'Oscar

martedì 16 gennaio 2001

Cast away

anno: 2000   
regia: ZEMECKIS, ROBERT
genere: avventura
con Tom Hanks, Helen Hunt, Aaron Rapke, Michael Forest, Nan Martin, Dennis Letts, John Duerler, Joe Conley, Yelena Papovic, Semion Sudarikov, Dmitri S. Boudrine, Jennifer Choe, Tommy Cresswell, Anne Bellamy, Skye McKenzie, Chris Noth, Lauren Birkell, Valerie Wildman, Nick Searcy, Viveka Davis, Paul Sanchez, Lari White, Leonid Citer, David Allen Brooks, Valentina Ananyina, Peter Von Berg, Francois Duhamel, Wendy Worthington, Steve Monroe, Lisa Long, Elden Henson, Timothy Stack, Alice Vaughn, Gage Bebak, Chase Bebak, Vin Martin, Garret Davis, Jay Acovone, Christopher Kriesa, Jenifer Lewis, Geoffrey Blake, Rich Sickler, Derick Alexander, Michelle Robinson
location: Usa
voto: 8

Di ritorno dalla Russia alla volta di Memphis, nel 1994 Chuck Noland (Tom Hanks) è vittima di un incidente aereo. Precipitato nel Pacifico, Chuck finisce in un'isola deserta, dove vive per quattro anni con il costante pensiero della fidanzata (Helen Hunt) e la compagnia di una faccia disegnata su un pallone da volley. Ritornato a Memphis dopo una fuga in zattera che lo ha portato a vagare per 500 miglia, Chuck scopre che la sua fidanzata, nel frattempo, si è sposata…
Capace di sospendere le riprese del film per più di un anno, dando così modo a Hanks di scendere di peso di oltre 20 chili, Zemeckis realizza un'opera ambiziosa, difficile e sicuramente riuscita. Cinema estremo nel quale Hanks regge la scena da solo per oltre un'ora, il film è anche una riflessione intelligente sul rapporto con la tecnologia che "arreda" la nostra vita e sull'essenzialità delle cose, della vita, delle persone. Coronato da un finale ottimistico, allo slogan "non si sa mai cosa potrà portare domani la marea". Grande regia, riprese mozzafiato tra la tempesta aerea e quella in mare, plot narrativo efficace e qualche pleonasmo concesso all'immancabile risvolto sentimentale.    

lunedì 8 gennaio 2001

Alfredo Alfredo

anno: 1972   
regia: GERMI, PIETRO    
genere: commedia    
con Dustin Hoffman, Stefania Sandrelli, Carla Gravina, Saro Urzì, Duilio Del Prete    
location: Italia
voto: 6    

Alfredo (Dustin Hoffman), impiegatuccio di Ascoli Piceno, convola a nozze con Maria Rosa (Stefania Sandrelli), donna tanto petulante, quanto dispotica e, soprattutto, ossessiva. Dopo una serie infinita di angherie, debordamenti e soprusi, Alfredo ottiene il divorzio e si fidanza con un'altra donna (Carla Gravina), con la quale - senza troppa convinzione - convolerà ugualmente a nozze.
Che per Pietro Germi il matrimonio costituisca un problema non è certo un mistero: da L'uomo di paglia, nel quale mise in scena sé stesso, dilaniato tra due amori (tema sul quale tornerà con L'immorale), alla satira di Divorzio all'italiana, Sedotta e abbandonata e Signore & signori, il regista ha sempre guardato all'istituzione matrimoniale come alla cellula cancerogena della società moderna. Lo spunto qui viene aggiornato dalla tematica divorzista, introdotta in Italia in termini legislativi due anni prima del film. Esasperazioni grottesche, macchiettismo ma anche molto umorismo ne costituiscono la struttura.    

giovedì 4 gennaio 2001

Vogliamo vivere!

anno: 1942   
regia: LUBITSCH, ERNST  
genere: commedia  
con Carole Lombard, Jack Benny, Robert Stack, Felix Bressart, Lionel Atwill, Alec Craig, Helmut Dantine, Tom Dugan, Maude Edburn, Sig Ruman, Gene Rizzi, Stanley Ridges, Otto Reichow, Maurice Murphy, George Lynn, Wolfgang Ziler, Armand Wright, Erno Werebes, Henry Victor, Robert Varno, Charles Halton, Olaf Hytten, John Kellogg, Edgar Licho  
location: Polonia, Regno Unito
voto: 8,5

Mentre Hitler sta per invadere Varsavia e dare inizio al suo piano di "pulizia etnica", un gruppo di coraggiosi e astuti attori teatrali ingaggia una messinscena per recuperare una lista nella quale è redatto l'elenco delle famiglie ebree da sterminare. La Gestapo è una nidiata di inetti e le trovate degli attori salvano la Polonia dall'eccidio.
Alla sua maniera, mescolando il dramma di una guerra ancora in corso con lo stile agile ed ironico della sua regia, Lubitsch reinventa la storia, consegnando ai nazisti la loro identità di invasati privi di raziocinio. Il soggetto originale di quello che unanimemente è considerato uno dei capolavori del cinema è dello stesso Lubitsch e di Melchior Lengyel; la sceneggiatura di Edwin Justus Mayer.

mercoledì 3 gennaio 2001

Ocean’s eleven – Fate il vostro gioco

anno: 2001       
regia: SODERBERGH, STEVEN  
genere: thriller  
con George Clooney, Matt Damon, Brad Pitt, Andy Garcia, Julia Roberts, Casey Affleck, Scott Caan, Don Cheadle, Elliott Gould, Bernie Mac, Carl Reiner, Edward Jemison, Shaobo Qin          
location: Usa
voto: 5

Daniel Ocean (Clooney) è appena uscito di galera ma ha già un piano ambiziosissimo: ripulire l'inespugnabile caveau dei tre casinò gestiti dallo spietato plutocrate Terry Benedict (Garcia), che oltre ad essere ricco si è anche portato via sua moglie (Roberts). Assoldati i migliori professionisti del crimine in grande stile, il ladro-gentiluomo porta a termine il progetto con regia sapientissima.
Remake di un film del 1960 (Colpo grosso) collocato sul versante discendente della parabola creativa di Lewis Milestone, che ottenne un discreto successo, Ocean's eleven fa da parata per un cast di all-stars nel quale i talenti di Elliott Gould e Carl Reiner restano nelle retrovie. La prima mezz'ora si srotola su smargiassate, inquadrature da video-clip e dialoghi tanto magniloquenti da risultare grotteschi. Ma quando la lingua dei protagonisti lascia spazio agli altri muscoli, il film prende finalmente quota, tanto da orbitare a diverse spanne da ogni pretesa realistica.